Avrà luogo giovedì 26 luglio 2018 lo sciopero dei trasporti che toccherà il trasporto pubblico di Roma. Si tratta di una mobilitazione indetta dai sindacati Faisa Sicel, Orsa e Usb sul tema della sicurezza del personale e della cittadinanza che interesserà il trasporto pubblico per 4 ore.
Previste ripercussioni sull'intera rete di trasporto pubblico locale quindi metropolitana, bus, filobus, tram, ferrovie locali gestite da Atac. Anche le linee della Metropolitana di Roma saranno a rischio.
Dopo lo sciopero del 6 luglio, nuovi disagi per i pendolari della Capitale e turisti a seguito di uno sciopero indetto per il giorno 26 luglio 2018 che inizierà alle 20:00 e terminerà alle 00:00, sull'intera rete gestita da ATAC tra cui bus e tram, filobus, ma anche e metropolitana di Roma e ferrovie. Lo sciopero giungerà alla conclusione a mezzanotte tuttavia è possibile che per la normalizzazione del servizio occorrano alcune ore.
Durante lo sciopero, nelle stazioni delle linee metroferroviarie che resteranno, eventualmente attive non sarà garantito il servizio di montascale, ascensori e scale mobili e non sarà garantito il servizio delle biglietterie normalmente attive.
Lo sciopero non avrà effetti sulle linee di bus extraurbane gestite da Cotral e sulle ferrovie regionali di Trenitalia che, quindi, saranno regolarmente in servizio.
Lo sciopero dei trasporti di 4 ore (che toccherà anche la metropolitana di Roma) prevede alcune fasce orarie garantite sull'intera rete. In particolare saranno garantiti i trasporti dalle 5:30 alle ore 8:30 e dalle 12:30 alle 20:00.
Ne consegue che dalle 20:00 alle 00:00 non saranno garantiti i servizi di trasporto pubblico gestiti da ATAC tra cui le linee della metropolitana di Roma.
Gli scioperi precedenti indetti da questo sindacato hanno registrato un'adesione media del 64% del personale relativo a servizio di superficie e del 18% del personale del servizio metroferroviario.
Per i turisti potrebbe essere d'aiuto disporre della mappa della città di Roma. Trovi la mappa e le informazioni connesse in questo approfondimento.
Articolo di Matia Goltri fonte Atac
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